Nel BDSM abbiamo due ruoli complementare e contrapposti ovvero Dominante (Dom) e Sottomesso (Sub).
Attraverso i ruoli si vivono le situazioni. I ruoli non necessariamente rimangono fissi.
C’è chi si trova più a suo agio nel ruolo sottomesso e chi in quello dominante, e anche chi prova
eguale interesse in entrambi. Essendo i ruoli Padrone/Schiavo speculari ma contrapposti, per giungere
ad un buon livello di soddisfazione occorre un certo approfondimento e quindi un adeguato periodo di
tempo ed esperienza che consentono di conoscere ed apprezzare i livelli di piacere che esso comporta.
Lo scambio dei ruoli specie all’interno di una coppia può essere una variante elettrizzante e fruttuosa
ed un completamento della propria sessualità e capacità.
Ruolo Dominante è il ruolo con le maiuscole, uomo o donna o gruppo che sia l’unico soggetto attivo
nel rapporto.
Da lui deriva ogni atto, ogni situazione, dalla sua volontà si concretizza ogni situazione e ogni momento
del rapporto.
Il ruolo del Padrone è difatti quello direttivo, da cui dipende tutto. Dovrà dirigere ogni iniziativa, e
accollarsi responsabilità dando ordini, decidendo meccanismi e cerimoniali,dettando condizioni e imponendo
punizioni e umiliazioni. Starà alla sua sensibilità saper spingere le situazioni il più vicino possibile
ai limiti che si sono posti, e talvolta a superarli, a seconda del grado di eccitazione e coinvolgimento
e sottomissione che avrà saputo instaurare. Le redini della Padrona/Padrone sono collegate alla volontà e
desideri dei singoli individui. Esistono Padrone dolci e crudeli, raffinate e volgari, imprevedibili e
metodiche. Indulgenti e inflessibili. Molto importante la scelta degli accessori, vestiti e cerimoniali,
essendo il feticismo una componente strettamente correlata al BDSM.
Pelle assolutamente di colore nero (con varianti rosse), calzature borchiate, lattice anche nella biancheria
e paramenti. La violenza come mezzo Sm non è necessaria perché chi usa la violenza mostra semplicemente di
non essere capace di raggiungere lo stesso risultato ( punire, umiliare, sottomettere).
Sono pertanto sintomi di debolezza che mal si confanno ad un ruolo di supremazia quale quello di Domina/Domine
in un rapporto BDSM.
Esistono alcune tecniche quali lo spacking o la fustigazione, nelle quali eventuali desideri di violenza o
di colpire anche in modo molto pesante la parte dominata trovano piena soddisfazione senza provocare danni
fisici o lesioni gravi, che con la soddisfazione sessuale, nulla hanno a che vedere.
Ruolo di sleve è certamente il ruolo più semplice: chi per inclinazione o desiderio sceglie
di avere il ruolo di slave in un rapporto BDSM dovrebbe sempre rifletterci con attenzione prima di mettere
in pratica questa sua fantasia con altre persone.
Il problema non è la sua fantasia o le fantasie erotiche da sleve ma le persone con cui ci si mette.
Il ruolo di “dominato” è sostanzialmente passivo. Anche quando agisce, lo schiavo ubbidisce a degli ordini o
direttive e quindi il gioco BDSM necessita di due parti di gioco, di cui una comanda e l’altra subisce.
Lo scopo della parte sottomessa è il raggiungimento della più totale sottomissione e obbedienza e a provocare
il maggior grado di piacere possibile alla controparte.
Allo sleve sarà vietata ogni iniziativa che gli procuri maggior dolore o umiliazione.
Come abbiamo detto, la chiave fondamentale del BDSM è e rimane che sia il Dominante ad infliggere e sottomettere
scegliendo materiale e situazioni. E’ facoltà dello sleve disobbedire attirando così su di sé le punizioni che
la parte dominante deciderà a lui più consone.
Punire e sottomettere come umiliare è cosa normalissima nella seduta SM e quindi si consiglia a chi si
apprestasse a praticare la parte dello sleve, di riflettere con grande impegno sui risvolti della sua scelta.
Accettare regole e situazioni in modo totalmente passivo può rivelarsi troppo imbarazzante e può capitare ai
neofiti di non provare più nulla di divertente.
Uno schiavo che decide di mettersi totalmente a servizio di una Padrona dovrà innanzitutto chiarire con sé
stesso e quindi con la controparte fino a che punto è disposto ad essere spinto, quali sono i limiti da fissare
oltre che notificare le proprie preferenze e pratiche che trova invece sgradevoli.
Switch ovvero chi si diverte sempre calandosi alternativamente nei due ruoli.
Essendo i ruoli solo uno strumento per realizzare le fantasie questi vengono usati nella loro globalità.
Coloro che vivono tanto l’uno quanto l’altro ruolo con piacere eguale vengono chiamati switch, che in inglese
significa interruttore.
C’è chi definisce lo switch un opportunista ma l’importante alla fine rimane l’essere soddisfatti ed è
naturalmente da qualunque parte la si guardi, una continua ricerca senza fine.