Il Sex Shop è donna
Successo e ancora successo dei sexy store Dragon grazie alle nuove imprenditrici e lavoratrici che marcano il settore e attribuiscono
un nuovo senso al lavoro nei sexy store.
Le donne si sono affermate con pari dignità anche in questo campo erotico-commerciale senza essere "ostaggi psicologici del gruppo
di maggioranza".
Il lavoro nel sexy store è divertimento, soddisfazione e realizzazione.
Alcuni trastulli possono essere fonte di grande interesse come i giocattoli per adulti che con l’avvento della plastica e la loro
produzione i serie, sono diventati davvero alla portata di tutti.
Il Times ha dichiarato che in Inghilterra, nel 2003, sono stati venduti più di due milioni di vibratori.
Più delle vendite delle lavatrici e degli asciugatori messi insieme.
Merito anche dell’Erotik Messe e della Venus Erotik Messe di Berlino ove la Dragon collabora da tempo.
Il sesso oggi anche in Italia è vissuto con goliardia e il successo dei sexy store erotici ne è la conferma.
Ma perché tanto successo? La risposta è facile e immediata: donne, donne, donne.
E’ questo il vero colpo di scena che anche la Dragon con i suoi agenti free di vendita ha dovuto annoverare: le donne che, senza
vergogna e falsi pudori, acquistano o dirigono vendite, scegliendo, commentando, apprezzando e guadagnando anche.
Sono diversi anni che la Dragon, bandito lo scandalo, ha dovuto prendere coscienza che i migliori acquirenti di materiale erotico
sono appunto le donne e per le donne ha dovuto organizzare tutta una serie di articoli della massima qualità poiché le donne, si
sà, sono più attente e consapevoli.
La Dragon ha trovato i migliori riscontri tra le venditrici free che riescono a conciliare il lavoro,la famiglia e addirittura le
vendite in casa di biancheria erotica e oggettistica.
Adesso le donne rappresentano il 40% degli acquirenti di oggettistica erotica. Siamo o non siamo nell’epoca delle libertà sessuali?
Non siamo negli anni del post-femminismo libero da colpe, curioso e attento ad esplorare tutte le vie del piacere femminile?
Non sono gli anni che, grazie all’uso del preservativo, si possono provare tutte le libertà possibili? Ora è il tempo che le
donne possono visitare un sexy store senza vergognarsi di avere desideri e pulsioni come quelle dei maschi.
Se l’ultimo imbarazzo è dover raccontare al negoziante i propri desideri, questo è stato aggirato magistralmente anche dalla
Dragon.it, con l’istruzione e formazione di venditrici e direttrici di articoli erotici in gonnella.
Oggi un fiume di donne tra i 18 e gli 80 anni ha varcato la porta di un sexy store sia negozio che online e ha effettuato in piena
tranquillità gli acquisti.
Single, sposate, etero, omo, e bisessuali si sono sbizzarrite a comperare vibratori, lenzuola in lattice, pomate, protesi in
silicone e dildi doppi.
Sposine e mamme hanno acquistato manette e vibratori, giochi per fare sesso e per procurarsi e procurare piacere.
Il successo per le donne non coincide né coi soldi, né con il potere, bensì con la voglia di farcela, il dare valore alle proprie
idee e sensibilità.
Ogni donna desidera avere quella giusta misura di stimoli e di serenità, di lavoro e di gioco, di tempo conviviale e di tempo per
sé.
Senza entrare nelle novità legate alla net-economy, l’evoluzione impressa dalle tecnologie della comunicazione e dell’informazione
consente in via tendenziale di lavorare quando e dove si vuole.
Ormai i confini tra lavoro e non lavoro sono più labili che nel passato, per cui ci sono ampie zone di sovrapposizione tra lavoro
e vita, che insieme possono concorrere a determinare il grado di soddisfazione di una certa categoria di donne.
Quando l’eros diventa sinonimo di affari certo le donne riescono a scavalcare tutti nell’imprenditoria sia essa in TV, radio, carta
stampata, Internet e satellite.
Basti osservare la ditta di Ursula Cavalcanti, i Cast della Jessica Rizzo e l’imprenditoria della Dragon.it diretta in alcuni settori
da ben 8 donne dai 22 ai 45 anni.
Ma si prevedono eventi sparsi un po’ dovunque, in Italia come all’estero.
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