Il travestitismo in sessualità indica l'azione dell'individuo che ama l'indossare vestiti che sono
tipici del sesso opposto; l'individuo che prova questo spiccato piacere sessuale del travestirsi viene
indicato come trav, travesti o travestito.
Il termine travestitismo, come diagnosi medica, fu probabilmente impiegato per la prima volta dal sessuologo
tedesco
Dott. Magnus Hirschfeld
individuando nei soggetti trav, travesti o travestiti una spiccata condizione intersessuale.
Dal punto di vista psicoanalitico il Dott Otto Fenichel, nel suo trattato di psicoanalisi, asserisce che
il travestimento maschile assume contemporaneamente un atteggiamento tipicamente omosessuale in quanto
sostituisce l’amore nei riguardi della madre identificandosi nella madre stessa unendo inoltre l'aspetto
feticista che rifiuta di considerare la donna priva di pene.
L’atto del travestirsi in psicoanalisi ha dunque due significati inconsci:
Feticismo :
ovvero le persone trav, travesti o travestiti, non coabitando con un soggetto di sesso opposto ma
con atti di feticismo sull'abbigliamento esprimono una convivenza con essi.
In questo specifico caso di travestitismo i vestiti rappresentano, in modo simbolico, il pene.
Narcisismo :
i soggetti trav, travesti o travestiti, con atti narcisistici vogliono rappresentare la donna fallica
che nasconde sotto un abbigliamento femminile il pene.
Parecchi autori e lo stesso Hirschfeld definiscono questa usanza sessuale di travestitismo come deviante
mentre Hevelock Ellis propose, per indicare il medesimo stato, l'uso del termine "eonismo", dal nome del
cavalier d'Eon de Beaumont, un noto travestito della corte di Luigi XV.
In tal modo l'Ellis volle addurre un termine che fosse in analogia con quelli di sadismo e masochismo,
egualmente tratti dai nomi di famosissimi esponenti delle rispettive deviazioni, il marchese francese
donatine de Sade e lo scrittore austriaco Leopold Sacher-Masoch.
Oggi il termine travestitismo è più noto nella letteratura sessuologia, indicando il desiderio di alcuni
individui (trav, travesti o travestiti) ad indossare gli abiti del sesso opposto.
Pertanto lo si definisce anche come "inversione di abbigliamento" (cross-dressing).
Nei giochi sessuali di trav, travesti o travestiti le differenze fra il travestitismo maschile e quello
femminile sono abbissali in quanto nel travestitismo maschile si ha una connotazione a carattere molto più
grave rispetto a quello femminile che in effetti si limita ad una semplice simulazione dell'altro sesso.
Ma vediamo meglio cosa distingue i soggetti trav, travesti o travestiti secondo il loro sesso:
Gli uomini trav, travesti o travestiti pur vestendo i panni di una donna nei loro giochi, anche sessuali,
hanno realmente la possibilità di dimostrare a se stessi e agli altri che non hanno perduto il pene e che
questo può invece avere anche un ruolo attivo e penetrativo all'interno dei giochi sessuali.
Le donne invece non esiste alcuna possibilità nell'affermare la loro parte mascolina e penetrativa e quindi
questa potrà solo simulare la sua parte attiva e penetrativa.
In aiuto alla donna vengono molteplici
sex toys
e nello specifico gli
strap-on harnesses
con cui possono sbizzarrirsi nelle pratiche sessuali di
Pegging
o nelle pratiche sessuali FemDom ma tutto ciò non fà che affermare che il loro travestitismo è solo di
pura e semplice simulazione dove il travestitismo al femminile rimane comunque solo un modo per indirizzare
l’invidia del pene sull’invidia sulle sembianze maschili
Trav, travestiti e travesti realizzano atti di travestitismo solitari che non richiedono in modo
assoluto la partecipazione di partner esterni; in caso gli individui che praticano il travestitismo
possono avere anche atti sessuali ma questi non pregiudicano la loro sessualità.
Come abbiamo già analizzato nella stragrande maggioranza dei casi il travestitismo coinvolge trav,
travestiti e travesti di sesso maschile le cui relazioni sessuali spesso sono con una donna, ma quando
queste avvengono con un maschio generalmente vedono il travestito assumenre nel coito posizioni
tipicamente femminili.
Nei casi di travestitismo in cui si abbiano rapporti con trav, travestiti e travesti omosessuali questi
godono anche in una soddisfazione emotiva dall'inversione di abbigliamento; può essere una questione
semantica considerarli "travestiti omosessuali" ovvero "omosessuali travestitici".
I trav, travestiti o travesti omosessuali desiderano semplicemente, per il loro piacere sessuale, sia
l'inversione dell'abbigliamento sia un partner del medesimo sesso.
Pur non essendo raro il caso in cui il trav, travestiti o travesti utilizzi il suo organo maschile
pene anche sull'altro uomo con una azione quindi attiva si vede nel travestitismo raggiungere l'eccitazione
e la soddisfazione sessuale raggiunta al di là dell'inversione di abbigliamento.
Per dovere informativo dobbiamo aggiungere che i soggetti trav, travesti o travestiti, oggetto di travestitismo,
oltre ad essere stati analizzato in ambito psicologico, rientrano negli studi antropologi per la loro diffusione
nel mondo dei primitivi dove svolgevno la funzione di riti iniziatici, e più in generale in tutte quelle
espressioni culturali che si muovono intorno al motivo della maschera.
I soggetti trav, travesti o travestiti, oggetti di travestitismo o eonismo non vanno assolutamente confusi con
il transessualismo che fa riferimento al bisogno di alcuni individui di adottare abiti, acconciature e modalità
comportamentali del sesso opposto.
Il transessuale è quindi quel soggetto che accusa il disagio di essere nato nel corpo sbagliato e che quindi
vorrebbe appartenere in modo permanente all'altro sesso.
Aspetti psicologici
Il fenomeno del travestitismo può avere cadenza saltuaria o molto frequente e può essere vissuto serenamente
o come una vera e propria patologia.
Gli aspetti del travestitismo possono variare sia a seconda del carattere dell'individuo che del contesto
sociale in cui è cresciuto e in cui vive.
Secondo la psicoanalisi le cause del travestitismo sono moltelici tra cui le più comuni cause vengono individuare
in:
travestitismo per un mancato superamento del Complesso di Edipo;
travestitismo per esperienze infantili di travestimento;
travestitismo per semplice curiosità di indossare abiti del sesso opposto;
Per meglio comprendere il travestitismo riportiamo qui una statistica che coinvolge alcuni ospedali che,
nel corso di 20 anni, hanno catalogato gli oggetti di feticcio in soggetti che amano il travestimento e
che risultano essere in percentuale rappresentati da:
58,3% Abbigliamento
22,9% gomma e articoli in gomma
14,6% articoli calzature
14,6% parti del corpo
10,4% pelle e cuoio
06,3% materiali soffici e tessuti
Aspetti legali
I soggetti trav, travesti o travestiti che praticano il travestitismo al di fuori della loro abitazione,
rendendo travisata la loro identità attraverso il loro "mascheramento", addirittura nel sesso opposto,
possono essere puniti ai sensi della Legge sul "testo Unico delle leggi di sicurezza" che cita:
Art. 85 (art. 83 T.U. 1926)
E' vietato comparire mascherato in luogo pubblico.
Il contravventore è punito con la sanzione amministrativa da lire 20.000 a lire 200.000 (1).
E' vietato l'uso della maschera nei teatri e negli altri luoghi aperti al pubblico, tranne nelle epoche e con l'osservanza delle condizioni che possono essere stabilite dalla autorità locale di pubblica sicurezza con apposito manifesto.
Il contravventore e chi invitato non si toglie la maschera è punito con la sanzione amministrativa da lire 20.000 a lire 200.000 (1).
(1) L'ammenda è stata così sostituita, da ultimo, con la sanzione amministrativa dall'art. 32, l.24 novembre 1981, n. 689. L'entità della sanzione è stata così elevata dall'art. 114, primo comma, della citata l. 689/1981.
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