Il fenomeno del travestitismo e del transessualismo sono quasi ignorati dalla storia e occorre
fare lunghe ricerche prima di trovare una traccia della loro esistenza nel passato; le ragioni
sono alquanto semplici in quanto nel passato cercare di avere l’aspetto del sesso opposto o
adirittura voler cambiare sesso sono stati considerati a lungo dei desideri insensati e riprovevoli,
soprattutto per quanto riguarda gli uomini.
Sante travestite del Medio Evo
gli esempi celebri di travestitismo, ovvero il travestirsi in una persona del sesso opposto,
senza peraltro negare la propria identità sessuale sono poi ancora più rari.
Qualche traccia è presente ai tempi del Medio Evo, epoca in cui la donna era considerata
inferiore soprattutto a livello spirituale tanto è vero che nel IV secolo, San Gennario
scriveva: se una donna vuole servire il Cristo e tralasciare il mondo materiale, dovrà
smettere di essere una donna e solo allora sarà considerata come un uomo.
In teoria la Chiesa vietava il travestitismo ma, in pratica, tollerava che qualche donna
vivesse come un uomo e acquisisse uno stato superiore.
Al contrario si considerava anormale e degradante che un uomo desiderasse farsi passare
per un donna, tranne in alcuni casi particolari come durante il carnevale, un ballo in
maschera oppure per interpretare opere teatrali.
Sia i transessuali che i travestiti sono stati senza dubbio più numerosi di quello che
documentano gli storici e solo all’inizio di questo secolo si è cominciato a interessarsi
veramente al fenomeno e a studiare realmente.
Il termine travestitismo è stato utilizzato per la prima volta nel 1910 mentre il termine
transessuale è stato introdotto solo nel 1950.
A poco a poco i travestiti e i transessuali hanno iniziato a uscire dall’ombra.
Il primo specialista che ha portato a conoscenza del pubblico il caso di un
transessuale ha ricevuto nel 1953 più di 465 lettere di persone che desideravano
cambiare sesso, segno eviedente che del
I suoi colleghi che stavano effettuando ricerche sull’argomento furono sollecitati
da richieste analoghe.
Negli ultimi tempi le iniziative da parte di queste minoranze per vedere riconosciute
una serie di richieste che dovrebbero definire anche legalmente la loro situazione si
sono moltiplicate.
L’obiettivo più urgente è ora l’approvazione di una proposta di legge che contempla la
rettifica degli atti di stato civile nei casi in cui la realtà sessuale sia mutata
rispetto alla nascita.
E’ recente il matrimonio provocatorio che hanno tentato di concludere una esponente del
Movimento Transessuali Italiani che avevano da tempo, naturalmente all’estero, cambiato
sesso anatomico.
Tipi di rapporti
Ecco i tipi di rapporti che si possono instaurare tra un maschio, un travestito ed un transessuale con
partner maschio.
Maschio-Maschio rapporto omosessuale o bisessuale
Travestito-Maschio rapporto omosessuale, bisessuale e eterosessuale
Transessuale-Maschio rapporto eterosessuale
Nel transessualismo l'obiettivo principale è la trasformazione sessuale: un partner sessuale maschile
può poi essere desiderato più o meno urgentemente, ma è un fattore secondario, spesso tutt'altro che
indispensabile e nient'affatto costante.
Esistono dei casi di transessuali che sentono il loro essere donne e sono attratte dalle donne: in tal
casi pur essendo in presenza di rapporti eterosessuali si dovrebbe parlare di rapporti lesbici (anche
perché le pratiche sessuali tra una donna e una trans lesbica sono tipicamente quelli tra due donne
lesbiche).
Nel caso una transessuale che si senta donna venga attratta da un uomo non si può che parlare di rapporti
eterosessuali perché si tratta di relazioni di una donna con un uomo.
Segreti tenuti fino alla morte
nella maggior parte dei casi riportati dalla storia le persone considerate transessuali hanno tenuto il segreto
così bene da essere smascherate solo sul letto di morte, al momento del lavaggio del corpo.
La storia riferisce di casi sorprendenti di transessuali che riuscirono a nascondere la propria identità al loro
congiunto per molti anni.
Sembra impossibile oggi che Sinai stati possibili tali inganni protratti nel tempo.
Ma non si deve dimenticare che non molto tempo fa, tutto ciò che riguardava le relazioni sessuali era
considerato tabù.
Vigevano numerosi divieti: il pudore non permetteva, per esempio, che ci si s spogliasse davanti al proprio congiunto
o che ci si lasciasse andare a palpeggiamenti considerati perniciosi.
Per i transessuali ok dal Tribunale
In molti paesi del mondo la legge che consente di cambiare sesso con un intervento chirurgico e di ottenere il
relativo riconoscimento anagrafico è da tempo una realtà.
In Italia dal 1982 con la legge n. 164 è possibile, con domanda al Presidente del Tribunale di residenza, chiedere
la rettifica del sesso anagrafico a seguito di ‘intervenute modifiche dei caratteri sessuali’.
Il Giudice può nominare un consulente tecnico per accertare le condizioni psicosessuali del richiedente, e autorizzare
l’intervento chirurgico.
Previa verifica dell’avvenuta modificazione sessuale, il Tribunale emetterà sentenza di rettifica del sesso con
conseguente annotazione nei registri dello stato civile e scioglimento del matrimonio o degli effetti civili
conseguenti alla trascrizione del matrimonio religioso.
Considerando che la riattribuzione chirurgica del sesso è un evento irreversibile, l’iter diagnostico del
consulente deve essere molto accurato.
Una legge non esente da critiche con norme di ampia interpretazione, a volte confuse.