Vengono usati vari eufemismi per indicare le persone in età senile.
Le persone anziane hanno limitate capacità rigenerative e sono più vulnerabili a disturbi, malattie e
sindromi rispetto agli altri adulti.
Tendenzialmente si crede che a 65 anni inizi la vecchiaia perché i lavoratori iniziano a ritirarsi dal
lavoro percependo una pensione sociale.
Nel mondo, il numero degli ultra-sessantacinquenni è in forte aumento; per lo più questa crescita è
concentrata nei paesi in via di sviluppo.
Essa è sicuramente anche simbolo positivo sulla qualità della vita dei cittadini, ma contemporaneamente
crea una serie di esigenze e problemi da affrontare per evitare gravi conseguenze socio-economiche in
prospettiva futura.
Durante la vecchiaia l'intero organismo diventa più debole e meno efficiente rispetto alla giovinezza:
le ossa diminuiscono di dimensioni e densità, la pelle perde di elasticità, diventando più rugosa, e si
assottiglia; i capelli si diradano ed imbiancano; le capacità escretorie dei reni diventano inferiori;
il gusto, l'udito, la vista possono peggiorare; l'indurimento delle arterie ed il deposito di grassi nei
vasi sanguigni rende più difficile la circolazione sanguigna; la fertilità, soprattutto quella femminile,
decresce.
Vecchiaia e decadimento fisico.
A livello dell'apparato cutaneo cambia la pigmentazione della pelle e dei capelli, compaiono macchie scure e la perdita
di tessuto elastico produce raggrinzimenti della cute.
A livello dell'apparato osteo-muscolare si registra una diminuzione della statura causata dal ridotto spessore dei dischi
intervertebrali.
Il tessuto connettivo, perdendo di elasticità, provoca rigidità e deformazioni articolari (artrosi), il contenuto di sali
minerali delle ossa subisce dei cambiamenti determinando la presenza dell'osteoporosi, i muscoli perdono massa e tono.
A livello dell'apparato cardio-circolatorio sono presenti difficoltà nella circolazione del sangue a causa dell'indurimento
e dell'ispessimento delle arterie, il rifornimento di ossigeno non viene più soddisfatto prontamente come un tempo
determinando una diminuzione di energia.
La pressione arteriosa può aumentare perché il sangue viene pompato con maggiore sforzo dal cuore nei vasi a causa
dell'indurimento delle pareti arteriose e del ridotto tono del tessuto miocardico.
A livello dell'apparato respiratorio può comparire un'insufficienza respiratoria a causa della perdita di elasticità delle
pareti polmonari.
A livello dell'apparato escretore si registra una diminuzione della filtrazione renale.
A livello del sistema nervoso centrale il decremento numerale di neuroni non inficia le attività intellettuali in cui si
registra solo una diminuzione della memoria a breve termine e un tempo di reazione agli stimoli maggiore.
Per quanto riguarda la registrazione degli stimoli esterni si possono notare: una minore capacità nella visione da vicino
(presbiopia), una riduzione dell'udito (maggiormente per i toni alti), una diminuzione di percezione del tatto, del gusto
e dell'olfatto, oltre a una certa alterazione del senso dell'equilibrio, infine una ridotta capacità di percezione delle
variazioni di temperatura.
La salute nella vecchiaia. Questi dati biologici non giustificano però l'atteggiamento verso gli anziani determinato dalla
mentalità dominante nel mondo industrializzato, nel complesso negativa nei confronti delle persone che diventano improduttive
quando lasciano il lavoro per raggiunti limiti d'età.
È necessario conoscere le limitazioni imposte dalla vecchiaia ma è altrettanto indispensabile imparare ad accettarle, mettendo
a frutto quanto si è imparato durante tutta la vita.