Nella dinastia Song e durante le dinastie Ming e Qing nelle donne cinesi era in auge fasciare
i piedi al fine di ottenere una deformazione nel piede tale da "modellare" un piede particolarmente
piccolo e tutto ciò è riconducibile al feticismo del piede.
I piedi artificialmente deformati delle donne cinesi si indicano con Loto d'oro o Gigli d'oro;
termine che deriva dall'andatura precaria e oscillante che assumevano le donne sottoposte a questa
pratica che è poi andata gradualmente a scomparire durante la prima metà del XX secolo.
Ma vediamo come la pratica della fasciatura del piede entra a pieno titolo nel feticiso del piede;
innanzitutto diciamo era praticato sulla pianta dei piedi che veniva piegata e mantenuta ad una
lunghezza compresa tra i 7 e i 12 centimetri.
Le bambine venivano fasciate quando erano molto piccole per il motivo che quanto prima veniva iniziata
e tanto meno dolorosa e tanto meno traumatica psicologicamente era.
L'età media delle bimbe andava dagli 8 anni per le classi sociali più agiate e comunque prima dei 15
anni per le classi contadine (età in cui le ossa sono ancora malleabili).
Già per questa cura per la modificazione del piede femminile potrebbe far presupporre un certo feticismo
per il piede anche se le motivazioni sono sempre state attribuite semplicisticamente nell'estetica
e in alcuni casi anche nel fatto che una donna con un piede deformato non è in grado di correre e quindi
di scappare dal coniuge senza peraltre addurre a nessun feticismo del piede.
Ma vediamo meglio come il feticismo del piede sia la causa di tale pratica; le dita dei piedi delle donne
cinesi venivano ripiegate a forza verso l’interno, le ossa deformate con l’andare del tempo, e tra la pianta
del piede e le dita così ripiegate non poteva passare aria.
L’umidità che si formava come conseguenza del contatto forzato in mancanza di aerazione, e
l’impossibilità di effettuare una pulizia efficace della zona proprio a causa della deformazione
ossea, causavano la formazione di piaghe maleodoranti.
E proprio l’afrore di marcio, unito all’odore naturale dei piedi, provocavano agli uomini
cinesi godimenti stimoli sessuali.