Nonostante gli stereotipi, la disinformazione e un atteggiamento pessimistico facciano credere che le
persone anziane siano fisicamente non attraenti, non interessate al sesso ed incapaci avere stimoli
sessuali, la maggior parte delle persone anziane continuano ad avere relazioni sessuali anche oltre gli
80 / 90 anni di età.
Gli anziani, con una ragionevole salute personale ed un partner disponibile, desidera ancora avere rapporti
sessuali con il proprio partner ma sopratutto è in grado di godere di una soddisfacente vita sessuale.
Attività sessuale che se consumata con regolarità aiuta anche a mantenere una buona abilità sessuale.
Tuttavia con il passare del tempo negli anziani si può notare un certo rallentamento di risposta al sesso,
fenomeno del tutto normale e che rientra del normale processo d'invecchiamento; i mutamenti fisici,
psicologici e ormonali sia nell'uomo che nella donna alterano la naturale predisposizione alla vita
sessuale e per le donne si parla di
Menopausa
mentre nell’uomo si comincia a parlare di
Andropausa.
Tra le patologie maschili più diffuse c’è la disfunzione erettile che nelle regioni settentrionali coinvolge
il 13 per cento dei maschi con un picco per l’età compresa tra i 70 e gli 80 anni che sfiora quota 24% nel nord
e il 21% al sud.
La ricerca europea, guidata dall’Internacional scientific Advisory Board della Pfizer (la multinazionale che
commercializza il Viagra), fa parte di uno Studio mondiale che ha esaminato atteggiamenti, convizioni e
comportamenti sessuali nel contesto socioeconomico e culturale di 29.000 uomini e donne tra i 40 e gli 80
anni di 30 nazioni di tutto il mondo.
Esistono poi diversi problemi a cui può andare incontro un uomo dopo i 50 anni: disturbi metabolici, della
salute sessuale, malattie della prostata, disturbi endocrinici, incontinenza urinica.
Tutti elementi che possono interferire con l'attività sessuale.
E che possono portare profondi cambiamenti nella relazione di coppia.