Come più volte affrontato nei precedenti articoli in Dragon rammentiamo che la sessualità è una
delle principali e fondamentali espressioni dell'uomo e ciò vale per tutta la sua esistenza; ad
avvalorare la nostra teoria ci viene in aiuto il Dott. Clive Gingell, specialista andrologo di
Bristol, che afferma quanto la sessualità nell'individuo umano rimaga parte vitale durante tutta
l’esistenza dell'uomo nonostante questi invecchi.
Mai come in questo periodo è validi l'adagio che recita che "la vita comincia a quarant’anni" ed
in effetti solo con il sopaggiungere dei 40 / 50 anni si può affermare di aver raggiunto la stabilità
emotiva ed economica per riuscire godersi i frutti delle proprie fatiche.
Ed è proprio in questa età che si aprono nuove prospettive di vita che naturalmente coinvolgono la
sfera della sessualità e dei relativi risvoliti sessuali addirittura inimmaginabili ad un’età in cui
si era creduto di aver già raggiunto e spesso superato tutto.
Una volta superate le difficoltà della giovinezza la vita sessuale che sopraggiunge dopo i 40 /50 anni
risulterà più matura e spensierata rispetto alla passata giuvinezza che saprà sprigionare inaspettate
energie oltre che una sferzata di ottimismo e vitalità.
Un recente indagine presentata al congresso dell’European Society for Sexual Medicine ha confernato
quanto la sessualità e il sesso non vada in pensione; lo studio ha infatti rivelato i comportamenti,
le tendenze e i disturbi sessuali degli over 40 fino alla soglia degli 80 anni e ha coinvolto 5.229
maschi e 5.276 donne di Gran Bretagna, Austria, Belgio, Germania, Svezia, Francia, Italia, Spagna e
Israele.
L'indagine dell’European Society for Sexual Medicine ha messo sotto la lente d’ingrandimento il sesso
e la sessualità di uomini e donne compresi dai 40 ai 80 anni di nove paesi europei sottolineando che i
più focosi rappresentanti della terza età vivono nel sud Europa e sono rappresentati dagli uomini che
considerano il sesso uno degli aspetti più importanti della loro vita con una percentuale del 59% che
però scende al 44% dei maschi dei paesi nordici per l'attribuzione alla predominanza del sesso.
Il divario nella popolazione femminile invece si assotilia notevolmente in quanto la percentuale di
donne del Sud Europa che considerano il sesso uno degli aspetti più importanti è del 38% contro il 30%
delle donne che vivono in Nord Europa.
Analizzando nello specifico i dati inerenti all'Italia notiamo che l'attività sessuale di uomini e donne
italiani sono così ripartite:
Uomini
dai 40 ai 50 il nr. rapporti sex sono soddisfacenti nel
90% dei casi
Donne
dai 40 ai 50 il nr. rapporti sex sono soddisfacenti nel
90% dei casi
Uomini
dai 40 ai 50 il nr. rapporti sex sono soddisfacenti nel
63% dei casi
Donne
dai 40 ai 50 il nr. rapporti sex sono soddisfacenti nel
28% dei casi
Che dire poi delle donne di mezza età, tutti i sondaggi sono concordi nell'affermare che il sesso delle
quarantenni è in assoluto tra i migliori e le stesse donne dichiarano che:
80% ammette di essere pienamente soddisfatte sessualmente e di sentirsi oggi più che mai predisposte anche a nuove avventure sessuali e provare nuovi giochi sessuali fra le lenzuola ma anche fuori ...
60% non si fa alcun tipo di problema a parlare con il partner di sesso e a confessare anche i propri desideri sessuali ancora non sperimentati.
68% conosce bene il Kamasutra, le posizioni migliori per raggiungere l’orgasmo ma fa anche uso di oggettistica da sex shop e di abbigliamento provocante. Perché le donne di mezza età lasciamo alle ventenni e alle trentenni la finzione per concederso ora il vero piacere.
E se per le donne di mezza età le avventure extraconiugali sono una realtà inconfutabile che riguarda più
di un quarto delle donne sposate và sottolineato che il 58% delle stesse, forse pentito, ammettono che il
migliore sesso resta comunque quello consumato con il proprio partner.
Conta anche il fatto che abbiano acquisito una maggior consapevolezza del proprio corpo, dunque hanno
l’esperienza necessaria per godersi il sesso come è giusto che sia.