Nel mondo occidentale il lesbismo è storicamente legato al femminismo, all’emancipazione, agli anni Settanta,
ai primi gruppi di autocoscienza, alle prime rivendicazioni sociali, all’autodeterminazione, all’aborto, al
divorzio, alle lotte studentesche, insomma a tutto ciò che spoglia la donna dal peso di un mondo fatto su
misura per l’uomo.
Il lesbismo soffre di una forte stigmatizzazione sociale ma, tutto sommato, nell’immaginario collettivo è
dolce, meno fisico, meno promiscuo di quanto non sia il gaysmo. Non si vede, non si tocca. Per le strade da
sempre le donne si tengono per mano, si baciano, si abbracciano. Da sempre le donne si scambiano abiti e
rossetti. Le madri sono amiche e si danno una mano per i figli. Culturalmente le donne e le madri hanno
relazioni amichevoli strette. Da qui, l’eventuale passaggio alla relazione amorosa e sessuale che sarà
visivamente meno dirompente, meno appariscente ma, non per questo, meno forte e socialmente disturbante.
Gli uomini generalmente non si baciano in pubblico, non si abbracciano per la strada, non crescono i figli
assieme.