In Italia la pratica del naturismo o nudismo non è molto diffusa e lo dimostra un
sondaggio effettuato su 600 soggetti di età superiore ai 18 anni che riporta che:
il 90,0% ha dichiarato di non essersi mai esposto nudo ai bagni di sole
il 00,7% lo pratica spesso
il 02,7% lo pratica saltuariamente
Da ciò si evince che l'Italia a differenza del nord Europa è ancora molto lontana
dall'identificare natura con nudità e benessere psicofisico.
In Italia prevale ancora se non indifferenza l'imbarazzo che specie nel sesso femminile
scivola nel fastidio puro.
Rileviamo pure che gli italiani giudicano inaccettabile il nudo in presenza dei bambini
giustificato dal sospetto che esso provochi una alterazione del loro stato psicologico
ancora da formarsi.
Se questo atteggiamento può essere interpretato come protezione degli adulti verso i loro
piccoli, essi non hanno ben chiari che i bambini per loro natura sono scevri da preconcetti,
fobie e tanto meno vedono nella nudità quella sessualità distorta bagaglio di culture
pregresse, mai superate ma comunque imposte.
Per dovere di cronaca, non accusateci sempre di condannare quello che sacro non è, ma per
dovere di cronaca sappiate che proprio il 90% degli abusi sessuali sui minori avvengono
all'interno della famiglia stessa.
Una migliore introspezione certo potrebbe avvicinarci a questa pratica naturale e benefica
invece di accentuare e giustificare le nostre frustrazioni.
Troviamo la filosofia naturista o nudista un'ottima base non solo per un benessere fisico,
ma e sopratutto per un'armonica riscoperta prima col proprio sesso e poi con quello del
prossimo.
Alla vista di una donna/uomo che prende il sole nuda, lei si sente: