Spiaggia Lido di Dante - Natrurismo Nudismo Tollerato
A pochi chilometri da Ravenna, immerso in una rigogliosa pineta, sorge il più piccolo paese balneare della
costa adriatica.
Stiamo parlando del Lido di Dante da sempre meta per il turismo del naturismo da parte di nudisti sia italiani
che esteri.
Mare limpido e una pineta ancora selvaggia uniti da una spiaggia sabbiosa orlata di dune vi immergeranno nella
natura.
Camminando lungo la banchigia noterete gli sforzi compiuti dal Comune nel mantenere intatta e pulita la costa
mentre un particolare elogio va ai guardiacaccia che controllano la flora e la fauna nella pineta.
Per chi volesse trascorrere una rilassante estate nel più piccolo paese della costa Romagnola, la scelta non
può cadere che sul Lido di Dante.
Dista soli 11 chilometri da Ravenna e sorge in un'oasi di pace e tranquillità caratterizzata da una spiaggia
che ha conservato nel tempo il suo naturale aspetto e di una rigogliosa, incontaminata pinata ricca di flora
e fauna.
Il Lido di Dante, con oltre un chilometro di spiaggia orlata di dune dispone inoltre di una parte dedicata al
naturismo libero richiamando turisti da tutto il globo i quali godono dei bagni benefici di sole.
E' davvero piacevole passeggiare su tale spiaggia riservata al naturismo che si estende ben oltre i confini del
Lido di Dante fino ad un biotipo naturale e protetto e poi ancora fino al Lido di Classe.
In questa davvero vasta e incontaminata spiaggia meta di naturismo si mescolano coppie, gay, lesbo, trans e famiglie
ove le diverse esigenze dell nudista sono da tutti rispettate.
Una nota davvero simpatica è rappresentata dai gruppi gioiosi di gay che si concedono quelle tenerezze che da
tempo non siamo più abituati a vedere nemmeno nelle coppie di sposini e che devono indurci ad una più attenta
riflessione sull'amore con la A maiuscola.
Mentre una tiratina di orecchie andrebbe fatta alle famiglie così dette "normali" che poco curano la pulizia e
il rispetto dell'ambiente.
La vera nota negativa del naturismo al Lido di Dante è rappresentata dai guardoni, ma questo purtroppo non è un
fenomeno isolato al solo Lido di Dante che per il vero si adopera davvero attraverso la sensibilizzazione di tutti
gli organi competenti come Polizia Minicipale, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardie Forestali e pure con privati
cittadini alla vigilanza, all'allontanamento o fermo di questi strani e buffi avventori; purtroppo in questi ultimi
anni si è notato un'intensificazione del fenomeno che peraltro da un lato non è stato ben compreso dalle Amministrazioni
Pubbliche mentre con la diffusione di internet è stato incentivato.
I bagni del Lido di Dante sono ben atrezzati e offrono un buon ristoro per lo spuntino di mezzodì, mentre la
notte offre locali come il Ristorante Dante dove potrete trovare lo staff di Dragon fiocinato in un ricco piatto
di crostacei e pesce senza incorrere nelle classiche "estorsioni" subite in altri Lidi Romagnoli.
Degna di nota la "bionda" al chiosco della piazza principale che sforna senz'ombra di dubbio la migliore piadina
Romagnola.
2010 Caccia aperta al nudista - Stangata ai naturisti
Questo non sembra proprio uno dei tanti nuovi capitoli che coinvolge i naturisti ma una e vera guerra ai naturisti
frequentatori delle Bassona del Lido di Dante; il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci stà contrastando con restrizioni
e vincoli ambientali la storica spiaggia detta "la Bassona" del Lido di Dante.
Il Sig. Sindaco Fabrizio Matteucci ha ufficialmente aperto con l'anno 2010 la caccia al bagnante senza costume.
Lo ha annunciato pubblicamente dal palco della festa del Pd nel consueto dibattito con i giornalisti dei quotidiani
locali:
Resto del CarlinoCorriere di Romagna
e
Voce di Romagna.
Con fermezza il Sindaco Fabrizio Matteucci precisa che al Lido di Dante e alla Bassona il nudismo è viatato;
il Sindaco precisa che il naturismo era praticabile fino all'anno 2007, anni in cui egli stesso ne consentiva
la pratica attraverso un'apposita ordinanza.
Il Sindaco Fabrizio Matteucci rammenta che dopo la
Legge Regionale del 2006
che stabilisce nuove regole per l'allestimento e l'autorizzazione dei campi naturisti, oltretutto sollecitata
dall'avvocato Marcacci presidente dell'Associazione di naturisti ANER, non è più possibile autorizzare il naturismo
al Lido di Dante con la solita ordinanza in quanto le prescrizioni della Legge regionale sono inapplicabili a Lido
di Dante.
L'ultimo anno in cui si è potuto praticare il naturismo al Lido di Dante è stato il 2007 e da quell'anno in poi non
si può più e non è difficile da capire che ciò che non è autorizzato è ovviamente vietato.
Il Comune del Lido di Dante ha già messo in guardia gli amanti del costume adamitico intensificando i controlli e
sanzionando chi infrange le regole; a conferma di ciò per l’estate 2010 sono stati concesse 50 unità di rinforzo
tra carabinieri e poliziotti.
In contrapposizione l'
Associazione Naturista ANER
controbatte con una battaglia mediatica in cui lamenta la mancanza di una ordinanza repressiva sia da parte del Comune
che dalla Guardia Forestale, asserendo che la Polizia Municipale e Guardie Forestali si occupassero di altro e se venissero
in spiaggia sarà solo per difenderli e solo se chiamati.
L'Associazione ANER ricorda che il naturismo è comunque lecito e praticabile al lido di Dante e invita tutti i naturisti
ad inoltrare una civile protesta al Sindaco di Ravenna con lo scopo di ottenere regolare ordinanza che autorizzi il
naturismo al Lido di Dante.
2006 - Valorizzazione del turismo naturista
Al fine di rivalutare il turismo naturista la regione, su sollecitazioni dell'associazione naturista ANER presieduta
dall'avvocato Marcacci procede con Bollettino Ufficiale n. 113 del 31 luglio 2006 ad approvare la
Legge Regionale 31 luglio 2006, n. 16
sulla valorizzazione del turismo naturista con una serie di articoli che vanno a stabilire le nuove regole per
l'allestimento e l'autorizzazione dei campi naturisti in regione.
2007 - Riqualificazione urbanistica
In data 19.12.2007 sono stati assegnati € 1.850.000 per i lavori di riqualificazione urbanistica di Lido di Dante
iniziati nella primavera 2007 con un preventivo di termine lavori entro l'estate 2009.
Tale riqualificazione si prefigge lo scopo di potenziare il richiamo turistico al Lido di Dante.
2007 Task force anti maniaco
Per contrastare efficacemente il proliferare dei reati contro la pubblica moralità e il senso del comune pudore
il Corpo Forestale dello Stato, unico nel suo genere a livello nazionale, seleziona una task force composta da
un gruppo di Agenti in borghese che pattugliano ogni anno la Bassona del Lido di Dante.
La task force della Bassona del Lido di Dante si confondono tra i bagnanti, vestendo dei pantaloncini un pò
sbiaditi dal sole, comuni ciabatte da lungomare, una canotta dai colori indefiniti, cappellino alla coatta e un
ascugamano minimale pronto ad essere steso vicino al corpo del probabile reato.
L’idea è stata davvero vincente e dalla costituzione di questa task force del Corpo Forestale dello Stato il giro
di vite sui maniaci bassoniani è drasticamente calato; i "maniaci" pizzicati al Lido di Dante sono per lo più uomini
anche se nella trappola sono incappate anche diverse coppie e alcune donne.
2008 - Bandiera nera di Legambiente
Quest'anno Legambiente ha assegnato una bella bandiera nera al tratto di costa che interessa anche il Lido di Dante.
Ci auspichiamo che il fatto sensibilizzi l'amministrazione a porre rimedio al forte degrado dell'arenile del Lido di
Dante derivante anche dall'interruzione del servizio di pulizia della spiaggia libera nonchè la rimozione dei bidoncini
delle immondizie che ora è inevasa.
Confidiamo anche sul ripristino delle fontanelle pubbliche che sono state rimosse durante gli interventi di
riqualificazione del Lido di Dante.
Un plauso và invece alla Polizia Municipale e al Corpo Forestale dello Stato che nelle giornate del 12 e 13 agosto
hanno effettuato delle operazioni di controllo che hanno portato alla denuncia di tre persone di nazionalità italiana
per atti osceni in luogo pubblico e alla sanzione amministrativa ad un connazionale per la medesima violazione; controlli
che crediamo debbano essere intensificati per debellare anche la confusione che vede accomunare il naturismo alla
stregua di quelle pratiche
voyeristiche e di atti osceni
che con essa nulla hanno a che vedere.
2008 - STOP al naturismo
La spiaggia della Bassona di Lido di Dante storicamente frequentata dai naturisti non ha ottenuto il via libera dal
Comune; il Sindaco Fabrizio Matteucci, esponente del Pd, in ottemperanza di una legge regionale risalente a circa
vent'anni fa (redatta dai Verdi e sostenuta dall'allora PDS), ha emesso un'ordinanza per impedire l'accesso sulla
spiaggia ai nudisti.
Tra le altre la Legge prevede che la spiaggia debba essere attrezzata di adeguati servizi igienici e recinzioni,
opere che però non possono essere realizzate all'interno di una riserva naturale.
Considerazioni sul Lido di Dante
Innanzitutto ci è d'obbligo una piccola precisazione per i lettori meno attenti; Dragon, pur interessandosi di
erotismo sull'argomento naturismo e/o nudismo si è sempre espressa con estrema rigidità e ciò proprio per non
incentivare la confusione tra la filosofia del naturismo e le varie pratiche sessuali che invero sono ben altra
cosa.
Ribadiamo questo perché spesso abbiamo rilevato come per mancanza di informazione e conoscenza alcune associazioni
naturiste involontariamente un briciolo di confusione tra naturismo e voyerismo spesso lo commettano tanto da
escludere gli storici naturisti dall'accesso a stutture naturiste alla morte del coniuge (mandando a pallino una
vita di sano natursmo condiviso in famiglia).
Per inciso in questo non c'è nessuna correlazione con ANER, stiamo semplicemento dando uno spunto di riflessione
sull'importanza che riveste il tratto di spiaggia libera della Bassona del Lido di Dante quale storica area naturista
libera.
Troppo spesso sentiamo parlare di piccole realtà italiche confrontate a realtà straniere ma mai si è sentito
parlare dell'area libera del Lido di Dante.
Non volendo soffermarci sulla
filosofia naturista,
tra l'altro già trattata dalla Dragon in libreria, non comprendiamo l'immobilismo delle varie associazioni
al fine di non incentivare tale zona che potrebbe rappresentare un modello invidiato in tutto il mondo.
Dato e appurato che il naturismo è una filosofia di vita sana ed ecologica praticata sopratutto dalle famiglie,
non comprendiamo perché non utilizzare questo tratto di costa con una maggiore accorezza sociale e politico
turistica.
La nudità elimina oltretutto le barriere sociali come quelle con il mondo che ci circonda, dandoci modo di
riflettere sulla nostra vera essenza e sul nostro rapportarci armonioso con la vita tutta.
La riconciliazione che si ottiene dal naturismo è totale sia con il prossimo che con la natura.
Ora, perché non dare l'opportunità al naturista di godere di questa splendida costa e pineta del Lido di Dante
protetta e incontaminata ove ogni armonia con la natura risulta facile e naturale.
Non dimentichiamo che in un posto così particolare come la Bassona del Lido di Dante anche il più pudico
avventore ha la possibilità di riflettere e sperimentare il naturismo scoprendo i benefici ad esso legati.
Nudi si nasce si ma la comune morale ci impone regole e pregiudizi difficili da vincere, distratti come siamo
dalla vita frenetica di tutti i giorni.
Chi non è nato da famiglie naturiste poco tollera o considera discorsi e scritti che spieghino loro tale stato
di essere e solo un esempio reale lo potrà portare alla considerazione e conseguente abbattimento dei preconcetti:
il naturismo diventa così sperimentazione sugli effetti benefici della natura sul corpo e il corpo impara a
sua volta il rispetto per la natura che lo circonda.
Dragon e il Lido di Dante e Bassona
Come spesso accade la verità spesso stà nel mezzo e calmati gli animi tra le Associazioni Naturiste e
la Pubblica Amministrazione proviamo a far chiarezza.
Innanzitutto è bene specificare che il naturismo è una filosofia di vita sana e a contatto con la natura
e che la Bassona del Lido di Dante con il suo biotipo protetto rappresenta un luogo d'eccellenza.
La Pubblica Amministrazione e nello specifico l'Assessorato al Turismo più volte ha considerato il naturismo
come un nuovo e importante mercato turistico da valorizzare e incentivare.
Noi della Associazione Dragon crediamo che in questa accesa diatriba tra Associazioni Naturiste e Pubblica
Amministrazione si sia dimenticato il vero problema del Lido di Dante che è quello rappresentato solo dagli
atti osceni in luogo pubblico; compito di un'Associazione Naturista sarebbe quello di diffondere la pratica
del naturismo e di non permettere equivoci di nessun tipo tra naturismo, voyerismo o peggio ancora atti di
libidine e scambismo all'aria aperta.
L'Associazione ANER dovrebbe partecipare alle pubbliche assemblee cittadine del Lido di Dante e divulgare la
cultura naturista invece di permettere la confusione tra atti di libidine e naturismo; citiamo ad esempio come
in piena confusione in data 28.04.2008 il 98% dei partecipanti all'assemblea cittadina (il 2% si è astenuto!)
non solo si è espresso negativamente sull'autorizzazione a qualsiasi forma di turismo per il naturismo sull'arenile
del Lido di Dante ma addirittura ha richiesto un'apposita ordinanza che ne vieti totalmente la pratica e metta
in essere forti sanzioni pecuniarie e denunce penali per i naturisti.
Solo rendendo edotta l'opinione pubblica sulla pratica di naturismo l'Associazione Naturista Emiliano Romagnola
potrà pensare di intrecciare una attiva collaborazione con la Pubblica Amministrazione al fine di reprimere la
pratica del voyerismo e gli atti di libidine in luogo pubblico che sono e rimangono l'unico scoglio al rilancio
del turismo naturista sulle coste romagnole.
Le indagini Dragon svolte sulla costa che va dal Lido di Dante al Lido di Classe hanno evidenziato come tali
confusioni abbiano amplificato a dismisura il fenomeno
voyerismo e gli atti osceni in luogo pubblico
tanto da richiamare al Lido di Dante sempre più persone in cerca del sesso facile rispetto al turismo naturista.
Del resto non è bene nemmeno nascondersi dietro ad un dito; il richiamo proviene proprio nel consentire ad
alcuni di improvvisare spettacolini voyeristici e osceni, più che nel redarguire il gruppetto, tra l'altro ben
organizzato di
"segaioli incalliti"
che tra l'altro è facilmente individuabile e identificabile da tutta la comunità del Lido di Dante.
Al riguardo abbiamo la sensazione che sia ANER che la Pubblica Amministrazione abbiano osservato e ammiccato
divertiti ad alcune manifestazioni a sfondo sessuale mentre dall'altra non si siano attivati con la popolazione
locale nel debellare il consolidato gruppetto di
"guardoni"
che ora, sempre più forti nell'immunità si permette addirittura delle vere e proprie azioni di vandalismo verso
i turisti naturisti che si lamentano o che osano disdegnare le loro attenzioni.
Addirittura il gruppo di guardoni incriminato si è spinto a minacciare i componenti dell'area FKK addivenendo
anche ad atti vandalici verso il bagnino di zona.
La vera riclassificazione del Lido di Dante richiede pochi ma mirati interventi che oltretutto non richiedono
delle grandi opere economiche e sono sintetizzabili in:
Fissare un piano di intervento tra Amministrazione Pubblica, Naturisti e Corpo Forestale in cui
lo scopo sia quello di preservare l'area del biotipo, della spiaggia e di incentivare il turismo al Lido
di Dante; è implicito che l'interesse di un turismo anche naturista deve essere condiviso da ambo le parti
ivi comprese le Forze dell'Ordine mentre durante il periodo di realizzazione delle mete la pratica del
naturismo sia perlomeno tollerata.
Predisporre strutture di passaggio tra pineta e spiaggia e regimentare il passaggio dei visitatori
non solo nel rispetto della pineta e delle dune ma anche della spiaggia e qui sarebbe bene che la Pubblica
Amministrazione oltre ad informare ed educare al rispetto dell'ambiente ripristinasse i cestini delle
immondizie e la pulizia della spiaggia (eventualmente escludendo il materiale naturale ma comunque vietandone
l'uso quale "materiale da costruzione").
Diffusione della filosofia Naturista e informazioni medico legali sul voyerismo e sulle forme di
esibizionismo; senza una buona informazione nessuna base seria può essere presa in considerazione.
Basti consultare l'interrogazione del Capogruppo Sergio Covato del 17.05.2007 dove lo stesso asserisce che
a causa della pratica del "naturismo" chi passeggia si trova ad assistere a scene a dir poco imbarazzanti
e ciò anche nei pressi del campeggio frequentato da famiglie dimenticando che appunto le famiglie rappresentano
la maggioranza dei naturisti rispetto all'occasionale vacanziere narturista.
Collaborazione tra Naturisti e Pubblica Amministrazione al solo scopo di perseguire ciò che la Legge
non tollera davvero.
Qui è doverosa una premessa e ricordando che il territorio è composto da un biotipo naturale e protetto è
essenziale imparare a rispettarlo ma anche a farlo rispettare: in un biotipo non si deve tollerare che ogni
indivuduo "tracci" la sua via nel biotipo e sulle dune ma si dovrà imporre di seguire unicamente i sentieri
tracciate dal Corpo Forestale dello Stato.
Dragon ha sede in Bolzano città all'avanguardia in fatto di ciclabili e ciclisti e non ci pare il caso che
il Lido di Dante consenta un così intenso traffico disordinato e prepotente di biciclette e cicli elettrici
in un biotipo naturale e protetto ... noi le aboliremmo sia per un fattore di rispetto e incolumità verso il
pedone che per ragioni di sicurezza pubblica (la bici consente di dileguarsi con velocità e quindi sfugge
facilmente agli addetti del controllo anti molestia); non è da sottovalutare il degrado che le ruote delle
biciclette compiono sulle dune.
Fate le dovute premesse un'attiva collaborazione dovrà essere indirizzata a:
Rispetto del territorio in collaborazione con il Corpo Forestale e Forze dell'ordine
Perseguire gli atti osceni in luogo pubblico con immediato arresto
Procedendo in tal senso e coinvolgendo anche i residenti del Lido di Dante noi della Dragon siamo convinti
che i fenomeni che attualmente affliggono il Lido di Dante si risolvano in meno di una stagione; non si
spiegherebbe altrimenti come nel giro di poche settimane il nostro personale Press Dragon semplicemente
discorrendo ed osservando abbia individuato non solo il problema ma addirittura l'organizzatore del gruppo
di vandali (tra l'altro conosciuto anche dai residenti).
Ciò fatto, l'opinione pubblica e la stessa Amministrazione Comunale, una volta ristabilito l'ordine e le regole
del vivere civile potrà prendere in considerazione la riesamina delle richieste avanzate dai naturisti sulla
fattibilità di un turismo naturista per il Lido di Dante predisponendo una serie di interventi atti a renderlo
remunerativo anche sotto un punto di vista turistico.
Innanzitutto potrà:
Ripristinare e potenziare le fontanelle pubbliche che durante i lavori di riqualificazione urbanistica
del Lido di Dante sono andate a diradarsi con notevole disagio alle più basilari esigenze del turista, del
bambino, dell'anziano, degli animali da compagnia e anche del ciclista itinerante.
Predisporre servizi igenici e docce pubbliche su suolo pubblico in prossimità della spieggia libera
antistante il Lido di Dante, dei parchi e dei parchi gioco; l'intervento in queste aree non è particolarmente
oneroso e non coinvolge l'area di pertinenza del Corpo Forestale di Stato.
Da tener presente che servizi igenici e docce non devono necessariamente essere posti sulla stessa area
(il turista aprezzerebbe la buona volontà dell'Amministrazione Pubblica anche se posti sull'attuale parcheggio).
Area FKK siamo certi che, sebbene l'area naturista non sia attualmente dotata né di servizi igienici
né di docce le attuali problematiche realizzative possano trovare un compromesso in grado di conservare
l'ecosistema ma anche le esigenze igeniche di una comunità naturista.
Noi della Dragon settore naturismo ci permettiamo inoltre di esprimere la convinzione che il vero cultore del
naturismo internazionale non ammette ghettizzazioni in quanto ha nel suo essere la cosmicità della natura e del
suo inserimento in essa; sovente le associazioni FKK invece si ostinano a voler recintare spazi di terra che
nonostante bandiere sui pennoni e banchetti a tesseramento pecuniario, rimangono ghetti poco ospitali e mal
protetti da loro stessi.
Esempio mirabile è una magione naturista in Tyrolo ove i naturisti si sono autoregolamentati in pieno spirito
di collettivismo rendendo la magione naturista pienamente autonoma e bastante a se stessa sia di acqua che di
cibo.
I naturisti infatti collaborano attivamente e di propria sponte al corretto mantenimento del luogo e dei servizi
ad essi confacenti senza alcun tipoo di tesseramento o di bandiera.
Dragon ritiene che al Lido di Dante la priorità assoiluta sia la tutela ambientale dell’area locale ed è fermamente
convinta che di fatto la situazione attuale non è più sostenibile; d'altro canto, pur prendendo atto della chiara
linea intrapresa dal Sindaco Fabrizio Matteucci, deduciamo che la Bassona e il Lido di Dante per quanto riguarda la
frequentazione della pratica di naturismo e di nudismo potrà riprendere non appena le condizioni se ne presenteranno
e ciò dipenderà esclusivamente dal buon governo di una solida Amministrazione Pubblica ma anche dalla serietà culturale
e sociale dei veri naturisti.
Dimentichiamo anche se con nostalgia gli anni ’60-’70 del naturismo al Lido di Dante ma ciò non vuole nemmeno essere
l'accontentarsi di un fazzoletto di spiaggia ritagliato chissà dove e recintatato.
Qui il punto esatto in Google Maps
Naturismo Nudismo al Lido di Dante
Naturismo Nudismo al Lido di Dante
Cartellonistica deel Lido di Dante su Atti Osceni C.P. Art. 527 e Atti contrari alla pubblica decenza C.P. Art. 726